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15 mai 2013 3 15 /05 /mai /2013 10:13

V : Vendita



La povertà è sempre stata una delle cause della vendita dei capelli da parte di una donna. Nei MiserabiliFantine, la madre di Cosette, vende i capelli & i denti per nutrire la figlia. Nel 2009 molte spagnole, vittime della crisi economica, hanno venduto per 150 € i loro capelli. Alcuni siti propongono in internet dei prezzi che vanno fino a 1000 $ per una lunghezza di 75 cm.

La vendita dei capelli è in piena espansione. La mondializzazione ha sviluppato un mercato che esisteva da lungo tempo. La crescente richiesta di extension, da parte delle donne occidentali e african,e deve essere soddisfatta con la vendita massiccia di capelli da parte delle donne indiane e cinesi. La Cina si è impadronita di quest’ambito mercato, facendo di Xuchang la capitale mondiale del capello

 

Zheng Youkan, Direttore Generale di Rebecca Hair Product, leader mondiale della parrucca & delle extension, è nato in una famiglia che lavora nel settore dei capelli da generazioni.

Da bambino percorreva i villaggi dell’Henan in bicicletta per comprare le capigliature nerissime delle donne. La raccolta di capelli si effettua da secoli in questa regione. La reputazione dei capelli delle cinesi era celebre già nel XVIII secolo & i mercanti europei erano soliti fornirsi qui per i fabbricanti di parrucche. I clienti, allora, erano i nobili, i giudici & gli avvocati.


Zheng ha creato la sua prima fabbrica nel 1999, cui ha assegnato il nome dell’eroina di Daphné du Maurier & che controlla oggi tutta la filiera. La società, di recente entrata in borsa, compera 200 tonnellate di capelli l’anno. Per quanto il mercato delle parrucche, in particolare ad uso terapeutico, continui, è grazie a quello più recente delle extension, rese popolari dalle star di Hollywood, che la ditta prospera.

La Cina ha soppiantato l’India, sua rivale & concorrente. Pur disponendo della stessa carta vincente: un’enorme popolazione dotata di una riserva immensa di materia prima & di un vantaggio: quello della raccolta semplificata, l’India non ha seguito lo sviluppo industriale cinese, infatti, STCD, la più grande impresa indiana del settore, resta artigianale.


Il temple hair, il capello offerto dai pellegrini agli dei, in particolare nel tempio di Tirupani,² più vicino al capello europeo in quanto meno rigido & più fino, è venduto all’asta dai preti. Soprannominato happy hair, poiché donato in serenità, è molto popolare nelle società che fabbricano le extension.

Il capello europeo, altra fonte di approvvigionamento, vale oro. La biondezza originale dei capelli delle ucraine o delle russe è molto bramata. Ma attenzione, la sua raccolta talvolta è molto meno serena di quella delle indiane. Certe società russe rasano le prigioniere per vendere i loro capelli, un raccoglitore è stato abbattuto negli Urali nel 2006 & alcune donne vengono aggredite & vengono loro tagliate le preziose trecce bionde.

David Elman, il titolare di Raw Virgin Hair, società d’importazione specializzata nei capelli biondi, lo conferma: si tratta di capelli intatti, non trattati, non decolorati, non tinti, oro allo stato puro. Però non ne raccoglie più di 1,5 tonnellate l’anno.


Tuttavia, la domanda è più rilevante dell’offerta. Anche le africane impazziscono per le extension; che sia nel quartiere di Château Rouge a Parigi, o nelle città del continente, queste donne fissano un grosso budget per il parrucchiere.

E’ necessario quindi che siano intrecciati milioni di extension nei villaggi cinesi dell’Henan per conto di Rebecca. Ed è quello che fanno durante tutto l’anno le abitanti mentre i loro mariti lavorano in cantieri dall’altra parte del paese & rientrano solo una volta all’anno per la festa della primavera, e come fanno anche altre ‘lavoratrici’ secondo un rapporto sul lavoro forzato in Cina, di cui segue una testimonianza presentata alla Commissione del Congresso e dell’Esecutivo sulla Cina, il 22 giugno 2005.


Il campo di lavoro N.3 della Provincia d’Henan e il campo di lavoro femminile di Shibalihe della Città di Zhengzhou

La concorrenza nell’industria dei prodotti per capelli è molto intensa, in quanto quest’industria è molto specializzata, con delle barriere minime in termini di capitale, di tecnologia, e di marketing. Inoltre, poiché il prezzo della materia prima non trattata e del lavoro dei capelli umani costituisce una percentuale significativa del costo totale del prodotto, le compagnie si battono per le materie prime non trattate e per la mano d’opera a prezzo ridotto. Di conseguenza, le detenute dei campi, delle prigioni e dei centri di lavoro del vicinato, sono diventate schiave per la fabbricazione dei prodotti per capelli a buon mercato. L’analisi della situazione rivela che questa è una delle maggiori ragioni per cui i campi di lavoro sono diventati i siti della produzione per i prodotti capillari d’Henan Rebecca e di altre manifatture di prodotti capillari d’Henan.

Per fabbricare i prodotti capillari della provincia d’Henan, più di 800 detenute (comprese delle praticanti di Falun Gong detenute illegalmente) nel campo di lavoro numero 3 della provincia d’Henan e nel campo di lavoro femminiledi Shibalihe nella città di Zhengzhou sono state costrette a lavorare, giorno e notte, dalle guardie che le minacciano di torture, punizioni e di umiliazioni. Esse lavorano ore supplementari per portare il reddito delle valute straniere e un maggior profitto per i campi di lavoro e per Henan Rebecca Hair Products Inc. Al fine di aumentare il profitto, il campo di lavoro numero 3 della provincia d’Henan ‘compera’, perfino, come schiave le praticanti di Falun Gong in altri luoghi per 800 Yuan (USS100) l’una. Quando il campo di lavoro fu a corto di fondi e fu sul punto di chiudere, numerose praticanti di Falun Gong furono rapite ed incarcerate nel campo, dove furono costrette a fabbricare i prodotti per capelli, riassestando così gli affari del campo di lavoro.

Secondo un testimone, ‘il campo di lavoro numero 3 della provincia d’Henan ha ricevuto il premio dell’ ‘Unità nazionale civile del lavoro’ citazione del Comitato di diritto e delle politiche centrale dell’‘Ufficio 610’ e dell’ufficio del campo di lavoro per perseguitare il Falun Gong. Quando fu consegnato il premio, tre detenute sono svenute per la spossatezza.Qu Shuangcai, direttore del campo di lavoro numero 3, perseguitava con brutalità le praticanti del Falun Gong e era ricompensato dai suoi superiori. Nel mese di maggio 2003 è stato trasferito nel campo di lavoro femminile di Shibalihe nella città di Zhengzhou e promosso direttore di quel campo di lavoro. Egli ha subito firmato un contratto con i prodotti per capelli Henan Rebecca, Inc. ed ha anche promosso l’utilizzo delle camice di forza per torturare le praticanti. Qualche mese dopo il suo arrivo tre praticanti di Falun Gong sono state torturate a morte.’

Grazie all’aiuto dei lavori forzati dei campi di lavoro di Henan, durante i primi 10 mesi dell’anno 2002, l’esportazione dei prodotti capillari della provincia di Henan ha raggiunto 138.86 milioni di dollari americani, cosa che ne fa una grande industria con più di 1 milione di Yuan (125 milioni di dollari) di reddito, e Henan è diventato il più grande fabbricante di prodotti capillari del mondo.

L’industria dei prodotti capillari ha avuto un tasso di crescita annuale consecutivo di quasi il 30% e i prodotti capillari di Henan hanno una parte di mercato di un quarto del totale mondiale. Henan Rebecca Hair Products Inc., possedendo cinque campi di lavoro/fabbriche di prodotti capillari, è il principale produttore mondiale di parrucche di capelli umani.

Secondo alcune fonti, gli Stati Uniti rappresentano il più grande mercato di distribuzione e di consumazione di prodotti capillari nel mondo. Rebecca ha una fetta importante del mercato degli Stati Uniti. Le statistiche mostrano che gli Stati Uniti hanno un fabbisogno di 15 milioni di parrucche di capelli umani, di cui 10 milioni provengono da Xuchang, Henan.’³

Tagliare i capelli delle donne in Asia, che li portavano lunghi per tradizione, per allungare & aumentare il volume delle capigliature femminili in Africa, in Europa e in America, è un commercio che continuerà, nonostante gli abusi che comporta.


Da una donna all’altra, da un continente all’altro, i capelli circolano dalle mani di quelle che li trattano & li intrecciano alle mani di quelle che li acconciano, materia prima per le une, simbolo di bellezza per le altre.

¹ : secondo Doan Bui nell’articolo del Nouvel Observateur del 20-26 gennaio 2011.

² : da vedere l’articolo Dono del Dizionario amoroso del capello.

³ : fonte : clearharmony  http://www.cecc.gov/pages/round-tables/062305/Xu.php?PHPSESSID=8a85fef2332442cf35285a6fca0a72e7 

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